venerdì 12 settembre 2008

Siviglia

Lungo il Rio Guadalchivir, il fiume di Siviglia... Sembra un paese del nord Africa e invece è Spagna!

Siviglia, Alcazar

Siviglia racchiude in sè un po' tutta l'essenza dell'Analusia, a cavallo tra due culture... così perfettamente mischiate da dare origine a qualcosa di più e di diverso delle singole parti...

Granada, Alhambra: giardini Generalife


Il Palacio de Generalife (arabo: Jannat al-'Arif - Giardino dell'Architetto) fu la residenza estiva dei sultani Nasridi di Granada.
Il palazzo ed i relativi giardini furono costruiti durante il regno di
Maometto III (1302-1309) e ridecorati da Abu I-Walid Isma'il (1313-1324).
Alhambra vista da Generalife.
La piscina del Patio de la Acequia
Il complesso è composto dal Patio de la Acequia (Corte del Giardino Acquatico), che conteneva una lunga piscina contornata da aiuole, fontane, colonnati e padiglioni, e dal Jardín de la Sultana (Giardino della Sultana o Corte dei Cipressi). Alcuni ritengono che il primo sia il migliore esempio dei giardini medievali di
al-Andalus. All'inizio il palazzo era collegato ad Alhambra attraverso un camminamento coperto che oltrepassava il burrone che li divideva. Il giardino di Generalife è uno dei più antichi giardini Mori sopravvissuti.[1]

Granada, Alhambra

Nel 1238 fece il suo ingresso a Granada dalla Porta di Elvira, per occupare il Palazzo del Gallo del Vento, Muhammad ibn Nasr (noto anche come Nazar), chiamato al-Hamar, "Il Rosso", perché aveva la barba di colore rossiccio, fondatore della dinastia nasride.
Quando Muhammad ibn Nasr entrò trionfatore a Granada, la popolazione lo accolse al grido di Benvenuto al vincitore per la grazia di Dio ( marhaban li-l-Nāsir ), al quale egli rispose dicendo: Non v'è altro vincitore se non Dio ( wa lā ghālib illā Allāh ). Questo è il motto dello stemma nasride ed è scritto in tutta l'Alhambra.
Muhammad ibn Nasr fece edificare il primo nucleo del palazzo. Suo figlio Muhammad II, che fu amico di
Alfonso X di Castiglia, lo fortificò.
Lo stile granadino nell'Alhambra rappresenta il punto supremo raggiunto dall'arte andalusa, che non si realizzò fino alla metà del
secolo XIV con Yusuf I e Muhammad V nel 1333 e 1354.
Nel
1492, con la conquista di Granada da parte dei Re Cattolici, l'Alhambra passò ad essere palazzo reale dei re castigliani e questo salvò il complesso dalla distruzione patita invece da tanti altri monumenti islamici per la rancorosa vendetta voluta dalla Chiesa e da una parte importante della nobiltà.

Granada, Alhambra

L'Alhambra è un complesso palaziale andaluso a Granada. Etimologicamente, Alhambra in arabo è "al-Hamrā'" (la Rossa, الحمراء), dal momento che il suo nome intero era Qalˁat al-hamrā' (Fortezza rossa).
Secondo talune versioni il nome veniva dal colore rosato delle mura che circondavano l'Alhambra. L'Alhambra è una vera città murata ( medina ) che occupa la maggior parte del colle della Sabika, mentre per parte sua Granada fruiva di un altro sistema di mura protettive di cinta. Pertanto l'Alhambra poteva funzionare in modo autonomo rispetto a Granada. Nell'Alhambra vi erano tutti i servizi propri necessari agli abitanti che vi vivevano:
moschee, scuole, botteghe e altro.Il Comitato del patrimonio mondiale dell'UNESCO ha dichiarato l'Alhambra e il Generalife di Granada Patrimonio Culturale dell'Umanità nella sua sessione del giorno 2 novembre 1984.È stata nominata uno dei 21 candidati finalisti per essere indicata una delle sette meraviglie del mondo moderno.

Cordoba




I meravigliosi giardini dell'Alchazar de Los Reyes Cristianos di Cordoba... secondo me i più belli dell'Andalusia

Cordoba

Prima tappa in Andalusia: bellissimo il centro con il suo dedalo di viuzze e lo stile che ad ogni angolo ricorda paesi arabi... Forse la più "esotica" di tutte le città dell'Andalusia...


Madrid


Madrid riserva alcune sorpese dal punto di vista artistico e sicuramente appare come una città vivace. L'impressione è che ci si possa vivere piuttosto bene...

SPAGNA...olè!!!

17 giorni in Spagna: arrivo a Madrid e successivamente giro per l'affascinante Andalusia, una terra che sembra quasi di confine tra la civiltà europea e quella araba!

domenica 25 maggio 2008

Granada, Alhambra


Spero di poter fare foto così in Spagna e di colmarmi gli occhi di vedute così magiche...


Spagna: we are coming soon...

Tivoli, Villa D'Este



Non importa quanto si dà ma quanto amore si mette nel dare.
Quello che facciamo è soltanto una goccia nell'oceano, ma se non ci fosse quella goccia all'oceano mancherebbe.


Madre Teresa di Calcutta

Tivoli, Villa D'Este


La gioia è amore, la conseguenza logica di un cuore ardente d'amore. La gioia è una necessità e una forza fisica. La nostra lampada arderà dei sacrifici fatti con amore se siamo pieni di gioia.


Madre Teresa di Calcutta.

Tivoli, Villa D'Este


La frase non ha attinenza con la foto, ma mi piaceva...


State molto attenti a non far piangere una donna: poi Dio conta le sue lacrime!La donna è uscita dalla costola dell'uomo,non dai suoi piedi perché debba essere pestata,né dalla testa per essere superiore,ma dal fianco per essere uguale....
un po' più in basso del braccio per essere protetta
e dal lato del cuore per essere amata.


Dal Talmud, raccolta di insegnamenti della tradizione ebraica

Tivoli, Villa Adriana


"Piccola anima smarrita e soave, compagna e ospite del corpo, ora t'appresti a scendere in luoghi incolori, ardui e spogli, ove non avrai più gli svaghi consueti. Un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non vedremo mai più... Cerchiamo d'entrare nella morte a occhi aperti..."


Marguerite Yourcenar, "Memorie di Adriano"

Tivoli, Villa Adriana


“Io sono come i nostri scultori; l'umano mi appaga, vi trovo tutto, persino l'eternità”


“ E' vano sperare quell’eternità che non è accordata né agli uomini né alle cose e che i più saggi negano persino agli dei…”.


Marguerite Yourcenar, "Memorie di Adriano"

Tivoli, Villa Adriana


“Mi rallegravo che il nostro passato fosse antico abbastanza per fornirci esempi eccellenti e non tanto pesante da schiacciarci con essi…”


Marguerite Yourcenar , "Memorie di Adriano"

domenica 20 gennaio 2008

Libellula, simbolo di leggerezza e libertà

Libellula fotografata sulla costa turca.


Tanti (famosi) modi di sentirsi liberi...

Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano.(Martin Luther King)
La libertà non è che una possibilità di essere migliori.(Albert Camus)
Solo l'uomo colto è libero.(Epitteto)
La gente esige la libertà di parola per compensare la libertà di pensiero, che invece rifugge. (Sören Kierkegaard)
Nessuno è libero se non è padrone di se stesso. (Epitteto)
Non c'è uomo che non ami la libertà, il giusto però la esige per tutti, l'ingiusto solo per sé. (Ludwig Börne)
Non mi sembra un uomo libero quello che non ozia di tanto in tanto.(Marco Tullio Cicerone)
L'uomo veramente libero è colui che rifiuta un invito a pranzo senza sentire il bisogno di inventare una scusa.(Jules Renard)





Londra autunnale


Questo scorcio di Londra mi fa venire in mente una di quelle poesie famosissime che ci hanno fatto imparare a scuola... che a pensarci bene indica un grande senso della vita...


Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie.


Giuseppe Ungaretti

Tower bridge, London


Londra è veramente una città magica!
Ditemi se questa immagine è o no infinitamente poetica??

Fiordo norvegese

Fiordo presso Skjasen


La metafora del viaggio descrive un modello di percorsi la cui meta è soprattutto raggiungimento spirituale. Il viaggio, infatti, è non solo spostamento fisico nello spazio, ma soprattutto evoluzione interiore. Solitamente quando si pensa ad un viaggio si pensa ad un percorso fisico, reale che ha un proprio punto di partenza ed una propria destinazione. Il viaggio interiore, invece, permette all'uomo di acquisire una grande forza. Anche in questo modo l'individuo può trovarsi in una condizione di libertà (eliminando ogni costrizione) e di maggior consapevolezza del proprio potere, cioè del proprio Io. Molto importante è mettere in evidenza che l'uomo deve innanzitutto scoprire se stesso e poi aprirsi alla realtà che lo circonda per capire appieno il senso della sua esistenza.



Un vero viaggio di scoperta non è scoprire nuovi luoghi ma avere nuovi occhi.(Marsel Pioust)